Questo articolo è rivolto alle donne, dato che il pap test (detto anche papsmear o pap smear) è un esame prettamente femminile molto importante per tutelare la salute e prevenire malattie anche gravi.
Che cos'è
Il paptest deve il suo nome al medico di origine greche Papanicolau, che ne ha introdotto l’utilizzo agli inizi del 1900 (in Italia viene usato a partire dagli anni ’50). Il test viene usato per analizzare le cellule della cervice uterina, che rileva la presenza di eventuali cellule anomale, in modo da prevenire formazioni tumorali (tumore del collo dell’utero). Inoltre è un test che permette di rilevare immediatamente la presenza di infezioni batteriche, virali o micotiche, tra cui il papillloma virus (hpv), che può portare allo sviluppo del cancro dell’utero. Per rilevarel’hpv, il pap test è fondamentale.
Si tratta di un esame di routine, effettuabile dal medico o da personale infermieristico abilitato, e non è un esame particolarmente invasivo o doloroso.
Come si fa
Il Pap Test è detto anche Test dello striscio cervicale, perché avviene grazie al raschiamento di una piccola quantità di cellule dal collo dell’utero, grazie a una spatola particolare (spatola di Ayre), oltre al prelievo di alcune cellule dell’endocervice, grazie a un tampone vaginale (simile a un tampone faringeo).
Molte donne non sentono nulla, durante il pap test (pochi minuti per tutto l’esame), alcune avvertono un leggero senso di fastidio, nel momento in cui avviene il raschiamento, ma si tratta di una sensazione passeggera.
Le cellule asportate vengono poi strisciate su un vetrino ed esaminate in laboratorio.
Quando farlo
Le linee guida europee affermano che il test dovrebbe essere effettuato nella fascia di età compresa tra 20 e 65 anni e almeno ogni tre anni.
L’età di inizio è stata indicata statisticamente in base all’inizio dei rapporti sessuali: quando si è sessualmente attive prima dei vent’anni, è consigliabile anticipare anche il primo paptest.
Il test non va effettuato durante il periodo delle mestruazioni, mentre può essere eseguito anche in gravidanza, senza causare alcun problema al feto.
Anche le donne vergini possono sottoporsi al test senza che vengano provocate lesioni all’imene, ma è bene preavvertire il ginecologo.
I risultati
Se non vengono rilevate anomalie, non verrete contattate dal medico; in caso contrario, è bene rivolgersi a un medico per la lettura del test, dato che negli anni la descrizione dei risultati è cambiata molto, passando dalle scale numeriche (CIN1, CIN2, CIN3) a un sistema descrittivo. Un'anomalia nel risultato del test può essere dovuta a molti fattori, è bene sentire il parere di un medico prima di preoccuparsi o di agire in qualche modo.